L’apnea ostruttiva del sonno ( OSA ) è associata ad aumentato rischio cardiovascolare. Lo stress imposto al miocardio da ripetuta grave ipossiemia e/o picchi pressori durante il sonno può causare danno miocardico subclinico.
È stato sviluppato un saggio per la valutazione della troponina T cardiaca ad alta sensibilità ( hs-cTnT ). Si è ipotizzato che la gravità della apnea ostruttiva del sonno, come valutato dall’indice apnea-ipopnea ( AHI ), sia associata ai livelli circolanti di hs-cTnT nella popolazione generale.
Un totale di 505 soggetti tratti dalla popolazione generale ( range di età, 30-65 anni, 45% donne ) sono stati sottoposti in ospedale a polisonnografia e sono stati raccolti campioni di sangue raccolti al mattino.
Nel complesso, hs-cTnT era rilevabile (maggiore o uguale a 3 ng/L) in 216 soggetti (42.8%).
Dopo aver classificato i soggetti secondo i cutoff dell’indice apnea-ipopnea corrispondenti a nessuna, da lieve a moderata e grave apnea ostruttiva del sonno, la percentuale di soggetti con livelli di hs-cTnT rilevabili è aumentata con la crescente gravità della apnea ostruttiva del sonno ( P per trend minore di 0.001 ).
La regressione logistica multivariata con hs-cTnT rilevabile come variabile dipendente è stata utilizzata per valutare ulteriormente l'associazione tra apnea ostruttiva del sonno e troponina T.
Dopo aggiustamento per significativi predittori univariati di hs-cTnT rilevabile, l'associazione tra indice di apnea-ipopnea e hs-cTnT non è risultata più statisticamente significativa.
In conclusione, la prevalenza di hs-cTnT rilevabile aumenta in proporzione alla gravità dell'apnea ostruttiva del sonno, ma questa associazione può essere causata da un insieme di fattori di rischio cardiovascolare tra i soggetti con apnea ostruttiva del sonno. ( Xagena2012 )
Randby A et al, Chest 2012; 142: 639-646
Pneumo2012 Cardio2012