Il rischio di embolia polmonare è quasi quattro volte superiore nei pazienti asmatici rispetto alla popolazione generale.
I pazienti con asma hanno attività pro-coagulante e anti-fibrinolitica a livello delle vie aeree.
Utilizzando i dati di tre cliniche terziarie olandesi, sono stati identificati 648 pazienti ambulatoriali con asma lieve-moderata e grave.
L'incidenza di tromboembolismo venoso per 1.000 anni-paziente è risultata pari a 0.95 nei pazienti con asma da lieve a moderata, 1.29 nei pazienti con asma grave, e 0.46 in un campione selezionato dalla popolazione generale norvegese.
L'incidenza di embolia polmonare per 1.000 anni-persona era dello 0.33 nei pazienti con asma da lieve a moderata e 0.93 nei pazienti con forma grave di asma, rispetto a 0.18 nella popolazione generale.
Questo si traduce in un rischio di embolia polmonare quasi 4 volte maggiore per i pazienti con asma da lieve a moderata e di un il rischio aumentato di quasi 9 volte nei pazienti con asma grave.
Al contrario, il rischio di trombosi venosa profonda non è risultato significativamente più elevato nei pazienti asmatici, anche se i tassi sono stati numericamente più alti per i pazienti con asma da lieve a moderata ( 0.61 ) e asma grave ( 0.36 ), rispetto alla popolazione generale ( 0.28 ).
Nella analisi multivariata mediante modelli di regressione di Cox, l'asma grave e l’uso di corticosteroidi per via orale sono stati gli unici fattori associati in modo significativo alla embolia polmonare, mentre solo l’indice di massa corporea ( BMI ) era associato a rischio di trombosi venosa profonda.
Secondo gli autori le strategie per ridurre il rischio di embolia polmonare, come la tromboprofilassi, dovrebbero essere considerate nei pazienti con asma Prednisone-dipendente. ( Xagena2012 )
Fonte : European Respiratory Journal, 2012
Pneumo2012 Emo2012