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Esposizione all’ozono nel lungo periodo e mortalità


Benchè molti studi abbiano associato gli aumenti dell’ozono nella troposfera a esiti avversi sulla salute, l’effetto dell’esposizione nel lungo termine all’ozono sulla mortalità legata all’inquinamento dell’aria rimane non ben definito.

Un gruppo di Ricercatori dell’University of California, a Berkeley, ha esaminato il potenziale contributo dell’esposizione all’ozono sul rischio di morte per cause cardiopolmonari e nello specifico sul rischio di morte per cause respiratorie.

I dati dello studio di coorte dell’American Cancer Society Cancer Prevention Study II sono stati correlati con quelli sull’inquinamento dell’aria di 96 aree metropolitane negli Stati Uniti.

Sono stati analizzati i dati relativi a 448.850 soggetti con 118.777 morti nel corso di un periodo osservazionale di 18 anni.
Sono stati ottenuti i dati sulle concentrazioni massime giornaliere di ozono dal 1977 al 2000.
I dati sulle concentrazioni di polveri sottili ( particelle con diametro aerodinamico inferiore o uguale a 2,5 micron: PM 2.5 ) sono stati raccolti per gli anni 1999 e 2000.

Nei modelli a singolo-inquinante, le aumentate concentrazioni di PM 2.5 o di ozono sono risultate significativamente associate a un aumento del rischio di morte per cause cardiopolmonari.

Nei modelli a due inquinanti, il PM 2.5 è risultato associato al rischio di morte per cause cardiovascolari, mentre l’ozono è risultato associato al rischio di morte per cause polmonari.

Il rischio relativo stimato di morte per cause respiratorie associato a un incremento della concentrazione di ozono di 10 ppb è stato di 1,040.
L’associazione dell’ozono con il rischio di morte per cause respiratorie non ha subito variazioni dopo aggiustamento per i fattori confondenti e in base al tipo di analisi statistica utilizzato.

In conclusione, in questo ampio studio non è stato osservato un effetto dell’ozono sul rischio di morte per cause cardiovascolari quando è stata presa in esame la concentrazione di PM 2.5. È stato però possibile dimostrare un significativo aumento del rischio di morte per cause respiratorie in associazione a un aumento della concentrazione di ozono. ( Xagena2009 )

Jarret M et al, N Engl J Med 2009; 360: 1085-1095


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