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Fattore GM-CSF per inalazione nella proteinosi alveolare polmonare


La proteinosi alveolare polmonare è una malattia caratterizzata da un accumulo anormale di surfattante negli alveoli.
La maggior parte dei casi è autoimmune ed è associata a un autoanticorpo contro il fattore stimolante le colonie di granulociti - macrofagi ( GM-CSF ) che impedisce l'eliminazione del surfattante ( tensioattivo ) polmonare da parte dei macrofagi alveolari.

Uno studio di fase 2 in aperto ha mostrato una certa efficacia terapeutica di GM-CSF umano ricombinante inalato nei pazienti con grave proteinosi alveolare polmonare; tuttavia, l'efficacia nei pazienti con malattia da lieve a moderata rimane non ben definita.

È stato condotto uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, su GM-CSF umano ricombinante ( Sargramostim ) inalato ogni giorno, a una dose di 125 mcg due volte al giorno per 7 giorni, a settimane alterne per 24 settimane, oppure placebo, in 64 pazienti con proteinosi alveolare polmonare autoimmune che avevano una pressione parziale arteriosa di ossigeno ( PaO2 ) durante la respirazione di aria ambiente inferiore a 70 mm Hg ( o inferiore a 75 mm Hg nei pazienti sintomatici ).

I pazienti con grave proteinosi alveolare polmonare ( PaO2 inferiore a 50 mm Hg ) sono stati esclusi per evitare possibili esacerbazioni della malattia nei pazienti assegnati a ricevere placebo.

L'endpoint primario era la variazione del gradiente di ossigeno alveolare-arterioso tra il basale e la settimana 25.

La variazione del gradiente di ossigeno alveolare-arterioso medio è stata significativamente migliore nel gruppo GM-CSF ( 33 pazienti ) rispetto al gruppo placebo ( 30 pazienti ) ( variazione media dal basale, -4.50 mm Hg vs 0.17 mm Hg; P=0.02 ).

Anche la variazione tra il valore basale e alla settimana 25 nella densità del campo polmonare sulla tomografia computerizzata è risultata migliore nel gruppo GM-CSF ( differenza tra i gruppi, -36.08 unità di Hounsfield ).

Eventi avversi gravi si sono sviluppati in 6 pazienti nel gruppo GM-CSF e in 3 pazienti nel gruppo placebo.

In questo studio randomizzato e controllato, il fattore GM-CSF umano ricombinante per via inalatoria è risultato associato a un modesto effetto salutare sull'esito di laboratorio della tensione arteriosa dell'ossigeno e non sono stati riscontrati benefici clinici. ( Xagena2019 )

Tazawa R et al, N Engl J Med 2019; 381: 923-932

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