Ogni anno negli Stati Uniti a 1.5 milioni di persone viene fatta diagnosi di versamento pleurico; di questi circa 178.000 sono sottoposti a toracentesi.
Mentre è noto che il versamento pleurico maligno preannuncia una prognosi infausta, la mortalità dei pazienti con versamenti non-maligni non è stata ben studiata.
Uno studio prospettico di coorte ha valutato 308 pazienti sottoposti a toracentesi.
La revisione delle cartelle cliniche è stata effettuata per ottenere le caratteristiche di base.
L'eziologia dei versamenti è stato determinata utilizzando criteri standardizzati.
La mortalità è stata determinata a 30 giorni e a 1 anno.
Sono state eseguite 247 toracentesi unilaterali e 61 bilaterali.
Il versamento pleurico maligno aveva la più alta mortalità a 30 giorni ( 37% ) e a 1 anno ( 7 7% ).
E’stata riscontrata una sostanziale mortalità a 30 giorni e a 1 anno con versamenti a causa di molteplici eziologie benigne ( 29% e 55% ), insufficienza cardiaca congestizia ( 22% e 53% ), e insufficienza renale ( 14% e 57%, rispettivamente.
I pazienti con versamento pleurico bilaterale, rispetto all’unilaterale, erano associati a un maggior rischio di morte a 30 giorni e a 1 anno ( 17% versus 47% [ hazard ratio, HR=2,58, 95% CI 1.44-4.63 ] ) e 36% vs 69% ( HR=2.32, 95% CI 1.55-3.48 ), rispettivamente.
I pazienti sottoposti a toracentesi per versamento pleurico hanno presentato alta mortalità a breve e a lungo termine.
I pazienti con versamento maligno avevano la più alta mortalità.
Il versamento pleurico bilaterale è risultato chiaramente associato ad alta mortalità. ( Xagena2015 )
De Biasi EM et al, Eur Respir J 2015; 46: 495-502
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