I patogeni respiratori sono frequentemente isolati dalle vie aeree nei pazienti con malattia polmonare cronica ostruttiva ( BPCO ) in assenza di una riacutizzazione.
Questa colonizzazione batterica da parte di potenziali agenti patogeni è associata allo stato infiammatorio dell’ospite e a risposte immunitarie.
Uno studio ha verificato se la colonizzazione batterica possa avere un impatto sui sintomi quotidiani nella BPCO.
In uno studio osservazionale, prospettico, longitudinale, di pazienti con BPCO, i sintomi quotidiani sono stati registrati mediante la scala BCSS ( Breathlessness, Cough, and Sputum Scale ).
Colture dell'espettorato e PCR ( reazione a catena della polimerasi ) sono stati eseguiti ogni due settimane.
Un totale di 41 pazienti hanno registrato i sintomi quotidiani per 12.527 giorni.
Il punteggio medio alla scala BCSS è risultato più alto durante i periodi di colonizzazione, determinati dall’esame colturale dell’espettorato, con uno o più dei seguenti patogeni: Haemophilus influenzae, Moraxella catarrhalis, Streptococcus pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa, rispetto ai periodi di tempo senza colonizzazione ( 5.28 vs 4.46, p=0.008 ) dopo controllo per variabili confondenti.
Non sono state osservate differenze quando la colonizzazione è stata definita mediante PCR quantitativa ( valori medi alla scala BCSS 4.77 vs 4.25, p=0.006 ).
I livelli di interleuchina-8 ( IL-8 ) nell’espettorato sono risultati elevati con la colonizzazione batterica.
Dallo studio è emerso che, anche in assenza di riacutizzazione clinica, la colonizzazione da parte di batteri patogeni nei pazienti con BPCO è associata a un aumento moderato, seppur clinicamente significativo, dei sintomi quotidiani, probabilmente mediato da una maggiore infiammazione delle vie aeree.
Le terapie in grado di ridurre la colonizzazione batterica nella BPCO potrebbero migliorare i sintomi quotidiani e la qualità di vita in questi pazienti. ( Xagena2014 )
Desai H et al, Ann Am Soc Thorac 2014; Epub ahead of print
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