Il trattamento dell’apnea ostruttiva nel sonno nei pazienti ambulatoriali con insufficienza cardiaca sistolica migliora la funzione cardiaca.
Ricercatori dell’Ohio State University a Columbus negli Stati Uniti, hanno valutato l’impatto della diagnosi immediata e del trattamento dell’apnea ostruttiva notturna nei pazienti ospedalizzati con insufficienza cardiaca acutamente scompensata riguardo agli esiti cardiaci in ambito ospedaliero.
E’ stato condotto uno studio pilota, controllato e randomizzato su 46 pazienti consecutivi con insufficienza cardiaca scompensata da un evento acuto che presentavano apnea ostruttiva durante il sonno ( indice apnea-ipopnea, AHI maggiore o uguale a 15 eventi per ora ).
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale al braccio intervento ( n=23 ), con trattamento ospedaliero dell’apnea ostruttiva notturna utilizzando la pressione positiva nelle vie aeree auto-aggiustante assieme al trattamento standard dell’insufficienza scompensata, oppure sono stati inseriti nel braccio controllo ( n=23 ) e trattati solo per l’insufficienza cardiaca scompensata.
L’endpoint primario era rappresentato dal cambiamento della frazione d’eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) durante le 3 notti post-randomizzazione.
Il cambiamento della FEVS, dal basale a 3 giorni dopo la randomizzazione, nel gruppo intervento è risultato significativamente superiore a quello del controllo.
La differenza nel miglioramento della FEVS è stata di 4.6% ( p=0.03 ).
La FEVS è aumentata nel gruppo intervento del 4.5% ( SE=1.7% ), mentre nel braccio controllo il cambiamento della FEVS è stato dello 0.3% ( SE=1.5% ).
La differenza riguardo al miglioramento della FEVS tra i due gruppi è persistita dopo aggiustamento per la FEVS al basale, al tipo di cardiomiopatia, all’indice di massa corporea ( BMI ), all’indice apnea-ipopnea e al sesso.
In conclusione, un approccio di identificazione precoce e conseguente trattamento ospedaliero dell’apnea ostruttiva notturna nei pazienti con insufficienza cardiaca scompensata acutamente è fattibile e produce un miglioramento della funzione sistolica. ( Xagena2009 )
Khayat RN et al, Chest 2009; 136 : 991-997
Cardio2009 Pneumo2009